Artigianato e turismo, una nuova rinascita per le piccole e medie imprese della Sardegna

L’isola è al sesto posto a livello nazionale per le Pmi collegare al settore turistico.

L’economia della Sardegna è da sempre molto legata al settore del turismo, ancor di più oggi, grazie alle sinergie e agli sforzi introdotti dalle Istituzioni e dagli addetti del settore, il mondo vacanziero riesce a trainare anche le tantissime imprese artigiane che stanno nascendo nel territorio sardo. A testimoniare questo ci sono i dati elaborati dall’Osservatorio di Confartigianato Sardegna secondo cui sarebbero 6.638 le imprese artigiane in Sardegna che sono coinvolte nel settore vacanziero. Il dato pone l’isola sarda in sesta posizione a livello nazionale per numero di piccole e media imprese che sono collegate al settore turistico. Questi numeri rappresentano quasi il 20% del totale delle imprese artigiane dell’isola, numeri che indicano una crescita delle PMI legate al turismo del 18% rispetto all’anno precedente.

Si è creata una sinergia tra prelibatezze alimentari e capolavori della manifattura artistica in grado di creare una forte attrazione turistica, un fattore positivo che va a sommarsi alla qualità delle strutture ricettive, alle bellezze naturali uniche nel suo genere e alle tante offerte di traghetti per la Sardegna che sono disponibili per chi vuole raggiungere l’isola. Sul fronte trasporti, è sempre più facile raggiungere la Sardegna via mare grazie alla qualità, velocità e comfort dei servizi che Moby mette a disposizione con partenze dai principali porti italiani verso Cagliari, Arbatax, Olbia, Porto Torres e Santa Teresa di Gallura.

Ritornando ai dati elaborati dall’osservatorio, a livello di province, sono 2.656 le imprese artigiane che operano nella provincia di Cagliari, 1.243 a Nuoro, 2.2.96 a Sassari. Il settore delle aziende artigiane a vocazione turistica si dimostra un settore che sta vivendo una tendenza di forte crescita, e nel quale si integrano, in una logica di filiera locale, i pubblici esercizi, le imprese alimentari, quelle del trasporto delle persone ma anche dell’abbigliamento e del benessere in generale. Numeri che dimostrano un legame divenuto ormai indissolubile tra le PMI sarde e il turismo, che diviene col tempo sempre più complementare, vista anche la forte vocazione dell’isola verso questo genere di attività. L’osservatorio indica che, nonostante questi fattori positivi, le PMI imprese sarde vanno comunque aiutate a livello istituzionale nel loro percorso di evoluzione e cambiamento. I dati ISTAT confermano negli ultimi anni un forte appeal della Sardegna nei confronti dei vacanzieri, con un numero di arrivi totali vicino ai 4 milioni, con il 48% di essi che provengono dall’estero.

Continuando con i numeri, la permanenza media sull’isola è di 4,6 giorni con un tasso di turisticità di 8,6, contro la media nazionale di 6,9 presenze per abitante, con le presenze che si concentrano maggiormente nella provincia di Olbia Tempio Pausania, seguita dal sud della Sardegna, da Nuoro e in chiusura da Oristano. Questi numeri sono stati possibili grazie alla valorizzazione di un patrimonio valorizzato con tante attività introdotte dagli operatori del settore e dalle associazioni territoriali, come gli eventi che sono in grado di generare sinergie, itinerari e un nuovo concetto di turismo esperienziale.