- Consuntivo approvato, l’opposizione prima presenta l’ordine del giorno e poi ‘scappa’
- Acerra 25 Aprile 2025, le istituzioni hanno onorato la Liberazione
- Acerra celebra il 25 Aprile, il sindaco d’Errico: si torna in Consiglio per Cittadinanza Onoraria a Liliana Segre”
- Rigenerazione urbana senza consumo di suolo, riqualificazione del centro storico e rilancio dell’economia di settore: dal Consiglio Comunale via libera allo sviluppo sostenibile della città
- Cocaina nell’armadio di casa, 20enne arrestato
- Acerra, il Consiglio ‘rigenera’ la città senza consumare suolo
- Verso una Gamesificazione delle Attività Ordinarie
- Bonifiche, Acerra si porta avanti: al via il risanamento di Calabricito
- Incendio azienda Caivano, l’Arpac rassicura: parametri aria nella norma
- Brucia un’azienda chimica a Caivano, ad Acerra domani scuole chiuse
Rapina finita nel sangue, tre condanne definitive

Nel raid alla gioielleria Ogm di Maddaloni morirono il carabiniere Tiziano Della Ratta e un rapinatore. Un mese dopo morì anche una donna, pure lei nel commando.
ACERRA – Rapina finita nel sangue, arrivano le condanne definitive: un ergastolo e quasi 40 anni di reclusione per altri due imputati. E’ quanto ha stabilito la Corte di Cassazione nei confronti di Antonio Iazzetta, di 26 anni, Paolo Brucci, trentenne (nella foto a sinistra) e Antonio Capone, 44enne (nella foto a destra), tutti di Acerra. Per Iazzetta confermato il carcere a vita già rimediato in primo grado ed in Appello; per gli altri due la Suprema Corte ha deciso di togliere 4 mesi a testa rispetto a quanto preso in secondo grado a gennaio dell’anno scorso riconoscendo la continuazione tra due reati. Così Brucci è stato condannato in via definitiva a 18 anni e 5 mesi, Capone a 19 anni e 6 mesi.
La sentenza ha riguardato il raid commesso a fine aprile 2013 nella gioielleria ‘OGM Momenti Preziosi’ di Maddaloni in cui rimasero uccisi il carabiniere Tiziano Della Ratta e due dei malviventi, una 30enne ed un 18enne. In Appello erano state condannate altre 8 persone, che non hanno presentato ricorso in Cassazione. In quel tragico giorno di oltre tre anni fa perse la vita l’appuntato dei carabinieri Tiziano Della Ratta e fu ferito il maresciallo Domenico Trombetta. In quella circostanza morì anche il 18enne Angelo Covato, il ragazzo ripreso dalle telecamere nel conflitto a fuoco con il militare, mentre dopo 17 giorni di agonia morì anche la trentenne Vincenza Gaglione.
Quel giorno Tiziano Della Ratta si trovava nel retrobottega della gioielleria per visionare le immagini delle telecamere di sicurezza perché allertato, poco prima, dal titolare preoccupato per alcune facce sospette che si aggiravano nei pressi del suo negozio. Proprio mentre era intento ad osservare le riprese entrarono i rapinatori per il tragico raid finito nel sangue.