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Stipendi in ritardo e mancata applicazione del contratto, protesta a Medicina Futura
L’assemblea di due ore diventa permanente. Ad Acerra confluiti i dipendenti di Nola (Alpha) e Napoli (Hematology).
ACERRA – Ritardi negli stipendi e mancato ritorno al contratto nazionale, protestano i dipendenti di Medicina Futura. E’ quanto avvenuto ieri mattina nella sede del gruppo Coleman di Acerra, dove oltre al personale in servizio a via De Gasperi sono confluiti medici, infermieri, tecnici di radiologia ed impiegati dell’accettazione provenienti dai centri Alpha di Nola e dall’Hematology di Napoli. Quella che doveva essere un’assemblea di due ore, tuttavia, si è trasformata in assemblea permanente alla quale hanno aderito l’85% dei lavoratori. I sindacati hanno garantito le prestazioni minime, cioè le terapie salvavita in radio. Aperta anche la procedura di ‘raffreddamento e conciliazione’ al Prefetto in vista di un possibile sciopero.
Tra i motivi dell’agitazione il ritardo nel pagamento degli stipendi, con i dipendenti strutturati che ancora non hanno percepito quello di maggio, mentre addetti alle pulizie e consulenti vari hanno ritardi che vanno dai 4 ai 10 mesi. Le rappresentanze sindacali, inoltre, contestano la mancata applicazione del contratto nazionale di lavoro (Aiop) così come stabilito da una sentenza del tribunale di Nola dello scorso febbraio. La vicenda su questo punto nasce nel 2013, quando l’azienda – l’accusa dei sindacati – modificò “unilateralmente ed illegittimamente” il contratto originario in quello Aspat, con il mutamento delle ore di lavoro settimanali e la conseguente variazione delle retribuzioni.
Quattro mesi fa, però, la svolta con la pronuncia del giudice che obbliga il centro di sanità convenzionata Medicina Futura al ripristino della vecchia intesa, con l’applicazione retroattiva di tutti gli istituti contrattuali ad esso integrati. Già allora la Cgil aveva chiesto il rispetto immediato della sentenza, ad oggi, però, rimasta inevasa.










