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‘No alla delocalizzazione di Acerra’, nuova protesta degli operai La Doria
Al corteo hanno preso parte anche il sindaco Lettieri, l’onorevole Rostan ed il presidente Piatto e il consigliere regionale Saiello.
ACERRA – “No alla delocalizzazione di Acerra”. E’ quanto hanno gridato ieri pomeriggio gli operai dello stabilimento de La Doria che a settembre chiuderà i battenti dopo la decisione dei vertici aziendali di spostare la produzione a Parma. Un corteo partito da piazzale Calipari, lì dove si svolge il mercato settimanale, ha sfilato per le strade della città fino a concludersi davanti l’ingresso della fabbrica: gli operai hanno ribadito che ‘Acerra non si tocca’ e che quindi continueranno ad opporsi al trasferimento del personale nei siti del Salernitano ed in Emilia. Hanno partecipato alla manifestazione, tra gli altri, il sindaco Raffaele Lettieri, l’onorevole Michela Rostan, il presidente del consiglio comunale Andrea Piatto ed il consigliere regionale Gennaro Saiello.
Proprio i criteri per spostarsi fuori Regione sono alla base della protesta: di recente anche un vertice in Regione, fortemente voluto dal presidente della Commissione Lavoro Nicola Marrazzo, aveva prodotto la ‘fumata nera’ con La Doria che aveva confermato l’intenzione di disfarsi dell’impianto napoletano.
Dalla Regione, in proposito, era arrivato il monito all’azienda in merito a cosa fare degli oltre 25mila metri quadrati che oggi ospitano lo stabilimento. Da Santa Lucia, infatti, era giunta l’apertura ad un piano industriale che prevedesse la riqualificazione del sito e che potesse produrre nuova economia in una zona, tra l’altro, che oggi può usufruire di molteplici misure legate alla Zone Economiche Speciali.










