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È sempre più chat bot mania: ora studiano i curricula e fanno gli psicologi

L’ultima tendenza in campo tecnologico è senza dubbio l’utilizzo di chat bot in ogni ramo di attività sul Web: se prima i sistemi di risposta automatica servivano solo a dialogare (e con scarso risultato) con gli utenti e offrir loro un’assistenza immediata a fronte di un problema, oggi invece le macchine sono molto più evolute e conquistano sempre più rami di impiego.
Il debutto di Chiara a Milano
Non è un caso, allora, che la Milano Digital Week 2018 sia stata inaugurata proprio da un chat bot, ovvero il nuovo software messo a punto dal Comune meneghino per dialogare con i turisti, che prende il nome di Chiara come messaggio alla trasparenza e alla chiarezza delle informazioni offerte.
Un chat bot per i turisti
Per ora, il sistema presentato dal sindaco di Milano Giuseppe Sala è in versione beta, disponibile attualmente in italiano e in inglese e “consultabile” direttamente dal sito www.turismo.milano.it: da qui, gli utenti possono effettuare le proprie domande, chiedere informazioni sulla città e interagire con l’assistente virtuale. A breve, secondo l’annuncio del primo cittadino, Chiara si aprirà ad altre lingue, comprese cinese e arabo, e mira a diventare il punto di riferimento attraverso cui reperire ogni tipo di informazioni e dati sulla città e i suoi servizi, con possibilità di personalizzare la ricerca in base alle esigenze specifiche.
La diffusione degli assistenti virtuali
Oltre a rappresentare un interessante servizio per gli utenti (e per le pubbliche amministrazioni che intendono virare al 2.0), i sistemi di risposta automatica sono anche una buona opportunità per le imprese, che possono utilizzarli sia in ambito interno (ad esempio, per la formazione del personale, anche a distanza) che come strumento di dialogo con i propri clienti. L’interesse per la materia ha ovviamente portato anche alla diffusione dei “creatori” di questi software, come SmsHosting, una delle aziende nostrane che produce sistemi di chat bot italiano completamente personalizzabili.
Anche lo psicologo è robotico
Per capire le potenzialità di questi strumenti basta leggere le ultime notizie relative agli utilizzi dei chat bot a livello internazionale: è il caso di Tess, un software che fornisce assistenza in campo medico e, per la precisione, indirizza i pazienti verso uno “psicologo virtuale” che in tempo reale monitora lo stato emotivo e si rivela capace di segnalare se eventualmente si dovesse raggiungere un livello di depressione allarmante, che richiede un intervento urgente da parte di uno specialista “umano”.
Test positivi
Il bot Tess è in grado di operare attraverso vari canali di comunicazione, tra cui Facebook Messenger, tramite browser oppure, opzione utile nelle aree in cui l’accesso a Internet è problematico, funziona anche con Sms via cellulare. La sua efficacia è stata testata in condizioni molto difficili, visto che un primo “banco di prova” è stato nei campi profughi siriani, dove ha fornito assistenza con risultati positivi.
I chat bot analizzano anche i curricula
Delicato, ma in termini differenti, è il lavoro effettuato da un’altra tipologia di bot, che supporta le aziende nella ricerca del personale e, soprattutto, nella lettura e analisi dei curricula: come spiegato dalla Associazione italiana direttori del personale, i sistemi di recruitment tramite chat bot e di selezione attraverso sofisticati algoritmi consentono di risparmiare tempo, di superare pregiudizi tipici dell’essere umano e di trovare con maggiore facilità il candidato migliore.