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Borriello nuovo allenatore dell’Acerrana: “Voglio una squadra col coltello tra i denti”

Il tecnico carica i granata in vista del duro finale di stagione: “Tecnica, Tattica e Grinta. Questi ragazzi devono avere la consapevolezza di non essere inferiori a nessuno”. 

ACERRA – Il finale di stagione si fa duro. Ora i duri comincino a giocare. Massimo Borriello, (nella foto) vero cuore Toro, è pronto a calarsi, nuovamente, nei panni che più gli si addicono: quelli del gladiatore. Un guerriero, di quelli che non mollano un centimetro; che scenderebbe in campo per primo, nonostante abbia ormai smesso da tempo. Ed è anche in buona compagnia in quanto il suo vice, Vincenzo Di Sarno, al tempo “Il Cobra”, non è da meno. Si preannuncia un finale di campionato incandescente e la miccia non può che essere Massimo Borriello.

La squadra che ritrova dopo quasi un anno ha l’ossatura, ormai stabile, di quella che si piazzò settima lo scorso anno, con in più gente del calibro di Cerreto, Rivetti, Russo e De Micco. Giocatori abituata a non mollare, a divertirsi ancor di più quando sale il livello di agonismo. A questi si aggiunge la voglia di riscatto di Andrea Di Sena e Mimmo Panico, che per diversi motivi non hanno potuto dare il contributo che volevano, fino ad ora.

Borriello ritrova un ambiente un po’ demoralizzato, ma ancora vivace. Si respira ora voglia di riscatto, smania di dimostrare che il Toro non sarà mai domo. La società granata ha forte entusiasmo e vuole trasmetterlo alla squadra e all’ambiente. Per questo ha affidato questo compito a chi meglio di tutti sa cosa significa avere il cuore granata. “Io voglio vedere dei Tori in mezzo al campo d’ora in poi. La mia Acerrana deve battagliare su ogni campo con il coltello tra i denti”. Queste le prime dichiarazione del rientrante Borriello, la cui cura è semplice, senza troppi fronzoli: “Tecnica, Tattica e Grinta. Questi ragazzi devono avere la consapevolezza di non essere inferiori a nessuno!”. Centrocampista tenace, spesso rude, in un calcio, quello a cavallo tra gli anni ’80 e ‘90, completamente diverso da quello odierno.

Questo è stato Massimo Borriello da calciatore. Grinta, cuore, tecnica e tenacia sono invece le caratteristiche da allenatore: “Non voglio vedere buttar via palloni. Una squadra come la nostra ha le capacità tecniche per poter imporre il proprio possesso palla su ogni campo, contro ogni avversario. Io voglio che in questo finale di stagione questi ragazzi abbiano la consapevolezza dei loro valori, principalmente tecnici. Perché solo attraverso la coscienza dei propri mezzi, possono dare il cento (e più) per cento”. (com. stampa)

 

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