Il 39enne di Acerra bloccato per la terza volta in cinque giorni. Era stato scarcerato da 24 ore. Spedito ai domiciliari dopo la convalida.
ACERRA – Sorpreso dai carabinieri a rubare un’auto, reagisce e picchia un brigadiere: arrestato, è la terza volta in cinque giorni. Era stato scarcerato soltanto lunedì Ignazio Giacco, il 39enne di Acerra finito nuovamente nei guai l’altra sera per rapina impropria e resistenza: ritorna in carcere dopo 24 ore.
I fatti: sono da poco passate le 21 di martedì quando i militari dell’Arma della stazione di Acerra, diretti dal comandante Vincenzo Vacchiano, stanno transitando nella zona del parco commerciale Ipercoop per un controllo sul territorio di propria competenza ricadente nel Comune di Acerra. Una volta giunta nei pressi del parcheggio del ‘Centro Il Rubino’, la pattuglia si accorge che l’uomo si è introdotto in una Renault Twingo nel tentativo di rubarla. Il 39enne viene riconosciuto, ma alla vista dei carabinieri, nel tentativo di procurarsi la fuga, getta a terra un brigadiere iniziando una colluttazione con gli altri militari che alla fine riescono comunque a bloccarlo.
L’esponente delle forze dell’ordine riporterà un trauma contusivo al braccio ed al gomito sinistro giudicato guaribile in cinque giorni dai sanitari del pronto soccorso della clinica Villa dei Fiori. Dopo le formalità di rito, dunque, scatta l’arresto per rapina impropria e resistenza e il trasferimento a Poggioreale.
Secondo il pubblico ministero, si configurerebbe il reato di rapina impropria perché l’uomo, dopo aver compiuto atti per rubare la vettura in sosta ma non averli ‘completati’ per cause indipendente dalla propria volontà, ha usato violenza per assicurarsi l’impunità. Dopo l’udienza di convalida il gip Aurigemma del tribunale di Nola l’ha scarcerato spedendolo ai domiciliari.Giacco non è nuovo alle cronache locali: venerdì scorso, infatti, nell’ambito di alcuni controlli effettuati dall’Arma nel rione Madonnelle ad Acerra, era stato arrestato perché sorpreso in un atteggiamento che poteva far presupporre che stesse in procinto di cedere droga a un giovane che gli si era avvicinato in motorino.
In quella circostanza aveva lasciato cadere un panetto di alcune decine di grammi di hashish. Portato ai domiciliari in attesa della convalida, era stato riarrestato due ore dopo in stato di evasione dai domiciliari perchè scoperto nel piazzale antistante una stazione di servizio sul corso Vittorio Emanuele. Nel corso dell’udienza aveva provato a giustificarsi spiegando di aver compreso male la misura cautelare: credeva di essere a piede libero. Era stato scarcerato lunedì mattina e sottoposto all’obbligo di firma. (redazione)
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