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Evade i domiciliari, arrestato e condannato

L’uomo era sottoposto alla misura restrittiva per rissa e resistenza. Trovato fuori dalla sua abitazione del rione Sant’Anna ad Acerra.
ACERRA – Evade dai domiciliari: arrestato, processato e condannato. E’ quanto avvenuto a seguito dell’operazione anticrimine messa a segno l’altro giorno dai carabinieri della stazione di Acerra, diretti dal comandante Vincenzo Vacchiano, che nell’ambito di un’attività finalizzata al contrasto dei fenomeni delittuosi hanno bloccato sabato mattina Giuseppe Amoruso, 29enne di Acerra.
I militari dell’Arma, infatti, lo hanno intercettato per strada intorno alle otto: essendo persona a loro conosciuta subito è scattato l’arresto per evasione dai domiciliari ai quali era sottoposto per rissa e resistenza a pubblico ufficiale. Si era allontanato arbitrariamente dall’abitazione di residenza, ubicata nel rione Sant’Anna.
Dopo l’udienza di convalida, il giudice del tribunale di Nola, al termine del processo tenutosi con il rito abbreviato, l’ha condannato a 8 mesi di reclusione, una pena inferiore rispetto alla richiesta del pubblico ministero, che si era espresso per 1 anno. Accolta, nello specifico, l’istanza della difesa, rappresentata dall’avvocato Elisabetta Montano.
L’uomo ritorna ai domiciliari. Il 29enne era stato coinvolto a giugno scorso in una furibonda rissa nel suo quartiere: in quella occasione due gruppi di famiglie si erano affrontate in strada dando vita ad una zuffa senza precedenti. Per quei fatti in sette erano stati condannati dopo un mese con l’abbreviato: lui aveva rimediato 2 anni, gli altri sei imputati 1 anno e 4 mesi a testa. Le accuse per tutti erano di rissa aggravata, violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Fu una lite scatenata da un presunto ladro scoperto da un vicino di casa, con le forze dell’ordine che impiegarono oltre un’ora per riportare la calma in una situazione oramai degenerata. Una famiglia aveva sorpreso il presunto ladro in casa dei vicini e di qui ne era nata la scazzottata, seguita poi anche del tentato uso di un’ascia.
Vennero aggrediti pure 30 poliziotti. L’operazione era stata portata a termine dagli uomini del commissariato di Acerra, diretti dal vicequestore Antonio Cristiano e coordinati dal sostituto commissario Alessandro Gallo. La battaglia in strada fra i due gruppi era durata più di un’ora, con in testa le rispettive donne. (REDAZIONE CRONACA)