Nella notte tra sabato e domenica in frantumi vetri e lunotti di cinque macchine parcheggiate tra vi Soriano e via Duomo ad Acerra.
ACERRA – Far west nella notte, spari contro le auto in sosta: in frantumi i vetri di cinque vetture. Indaga la polizia. E’ mistero su quanto avvenuto nella notte tra sabato e domenica in pieno centro ad Acerra, nel tratto compreso tra via Soriano e via Duomo. Ignoti, forse una gang in preda ai fumi dell’alcool o sotto effetto degli stupefacenti, hanno preso di mira alcune macchine parcheggiate in strada.
I colpi di pistola hanno mandato in frantumi vetri e lunotti di cinque veicoli, appartenenti tutti ad incensurati residenti nella zona. Tra le vittime anche l’auto di un sacerdote, quella di un dipendente comunale e quella di un albanese regolarmente residente in Italia da anni. Incredulità ieri mattina quando i proprietari dei veicoli hanno riscontrato quanto accaduto poche ore prima, mentre probabilmente stavano dormendo.
Tra le vetture colpite una Kia Station Wagon, un’Opel Corsa e una Lancia Y. In mattinata sul posto sono giunti gli uomini della Polizia Scientifica, che dopo aver interdetto al traffico per un paio di ore via Soriano, hanno effettuato i rilievi del caso rinvenendo anche due bossoli calibro 7,65. Oggi gli intestatari delle macchine si recheranno in commissariato per presentare denuncia ed essere ascoltati dai poliziotti della Squadra Investigativa del commissariato di Acerra, diretti dal vicequestore Antonio Cristiano, ai quali è stato affidato il caso.
Al momento non viene esclusa alcuna ipotesi, anche se potranno essere di ausilio le telecamere di qualche esercizio commerciale vicino che potrebbero aver ripreso gli autori del folle gesto. Intimidazione o bravata, saranno gli 007 della Polstato acerrana a dover fare chiarezza su un episodio sconcertante che ha provocato stupore in tutto il quartiere. Le stesse persone che hanno subito i danneggiamenti alle macchine hanno invitato anche attraverso i social network chiunque avesse visto o sentito qualcosa a supportare le forze dell’ordine nelle indagini. Di certo, resta lo sgomento per un fatto clamoroso che getta più di un’ombra sulla sicurezza generale di un territorio assai vasto ed altrettanto complesso, ma dove si sente più che mai il bisogno di un intervento radicale che possa tutelare l’incolumità dei cittadini. (RC)
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