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Riforma della scuola, studenti in piazza contro la legge del Governo Renzi
I ragazzi del liceo ‘de Liguori’ di Acerra manifesteranno insieme ai docenti per promuovere, invece, la Legge d’Iniziativa Popolare.Un intero autunno di protesta, durante il quale più di mezzo milione di studenti hanno urlato in tutte le piazze di Italia il proprio “NO” alla prossima Riforma Scolastica del Governo Renzi, non è bastato a fermare il più grande disastro della scuola pubblica: martedì 3 Marzo il Consiglio dei Ministri affronterà il tema della “buona scuola”.
Una Riforma su un tema caldo come quello della scuola non può essere calata dall’alto e spacciata come il risultato della “ più grande consultazione di sempre” , se nemmeno un quinto della platea studentesca partecipa. Una Riforma sulla scuola deve basarsi su quelli che sono i dettami della nostra Costituzione e tutelare in primis il Diritto allo Studio, appiattire le disparità socioeconomiche e garantire a tutti un’istruzione pubblica e laica.
Il Governo, con la #buonascuola che di buono non ha proprio nulla, pretende di poter risolvere il problema scolastico italiano senza immergersi nella realtà dei fatti, avanzando soluzioni e metodologie che sono anni luce lontane da quelle che in realtà servirebbero alla nostra scuola. I privati come fonte di finanziamento, la creazione di una competizione sfrenata per l’attribuzione dei fondi, una falsa meritocrazia di fondo che fa da contorno e che cerca di essere una risposta ai problemi dell’edilizia scolastica, una modifica all’alternanza fra scuola e lavoro che non farà altro che aumentare lo sfruttamento di noi studenti in stage e la fittizia promessa dell’assunzione dei precari nel mondo della scuola ,sono le soluzioni che il Governo avrebbe delineato nella presentazione della Riforma del settembre 2014.
Una controproposta esiste e si chiama Legge ad Iniziativa Popolare (L.I.P.): sottoscritta circa 10 anni fa da genitori e docenti, rappresenta il vero primo modello di consultazione nata dal basso ma che ancora non è mai arrivata sui banchi del parlamento. Per questo motivi, per dire #NO alla #buonascuola, per dire #NO a queste falsa risoluzione del problema, il 12 MARZO ,vincendo lo stereotipo del classico sciopero autunnale fatto per perdere tempo, studenti e docenti scenderanno in piazza per ribadire di essere contrari a queste politiche di governo, convinti che ci siano altre strade da percorrere perché #èmegliolalip. (com. stampa)