ACERRA – Continua a tenere banco sulla scena politica locale la querelle legata alla partecipazione di alcuni membri dell’amministrazione comunale ad un meeting sulle autonomie locali tenutosi la scorsa settimana a Chianciano. Dopo le accuse mosse da Fratelli d’Italia circa il presunto utilizzo di auto e mezzi del Comune per recarsi al convegno e la secca replica della maggioranza, è ora il turno del Pd e del Centro democratico che in una nota affermano: “Il Sindaco di Acerra ha ammesso di aver partecipato ad un convegno sugli enti locali insieme ad amministratori, consiglieri e dipendenti comunali che si è tenuto a Chianciano Terme, utilizzando mezzi e personale del Comune.
Il primo cittadino omette di precisare però, che tale conferenza si svolgeva nell’ambito della festa nazionale dell’U.D.C., suo partito di riferimento. Il tentativo, dunque, di far passare questa “gita fuori porta”, avvenuta a carico delle casse comunali, come un impegno istituzionale è semplicemente ridicolo! E’ scandalosa l’impudenza con cui si cerca di giustificare l’ingiustificabile.
A questo punto il Sindaco compia un atto serio e dignitoso: se è davvero convinto di aver assolto, con numerosi seguaci, ad un impegno istituzionale, provveda senza indugio a trasmettere tutte le informazioni e documenti alla Procura della Repubblica”.
In serata arriva l’ulteriore precisazione della segreteria politica di Fratelli d’Italia che afferma: “L’ammistrazione comunale ha ammesso l’utilizzo delle autovetture comunali ma non ci ha spiegato ad esempio a che titolo era presente in abiti civili un esponente del corpo dei vigili urbani. Dopo esserci documentati abbiamo scoperto che l’incontro a cui i nostri amministratori hanno partecipato era all’interno della manifestazione #italiaperte organizzata adall’UDC per la costituente popolare, dal sito della manifestazione si evince la sua piena finalità politica e all’interno della galleria è facile scorgere fotografie che mostrano la presenza di alcuni rappresentanti Acerrani. Alla luce di quanto esposto dal comunicato dell’amministrazione comunale riteniamo grave quanto sia accaduto, tutti hanno diritto a partecipare ad incontri politici di partito, nessuno può farlo usando beni comunali e facendosi accompagnare da personale comunale che in servizio o meno lasciano dubbi e perplessità sulla opportunità della presenza, le foto presenti sul sito della manifestazione sono inequivocabili e non lasciano interpretazioni.
Lasciando agli organi preposti la verifica sulle posizioni dei dipendenti comunali presenti all’evento, quella del numero effettivo di amministratori presenti e delle autovetture impegnate per il viaggio riteniamo grave quanto accaduto” e la nota si conclude: “la questione sollevata può essere considerata effimera ma racchiude l’essenza del modus operandi di un sistema che la città non può subire ancora per molto, occorre una reazione, occorre una sollevazione popolare ne va del futuro dei nostri figli e delle prossime generazioni, continueremo a lavorare per la costruzione di una sana e concreta alternativa da offrire alla città in attesa che inizi un percorso di rinascita e ribellione dalla cittadinanza a cominciare dalle associazioni di categoria e dai liberi cittadini”.
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