«Il fiore più bello è adesso nell’unico posto dove non c’è dolore», con queste parole è stato salutato dalla cugina Antonella, durante i funerali che si sono svolti questa mattina ad Acerra, il capitano dell’esercito Antonio De Falco, deceduto lunedì scorso dopo un incidente avvenuto sull’autostrada A18 (Catania – Messina) mentre si recava in addestramento.
L’assolata giornata che risplendeva questa mattina ad Acerra strideva totalmente con i cupi sentimenti di dolore e tristezza che si sono vissuti questa mattina nella Chiesa del Gesù Redentore di Acerra dove si sono svolte le esequie dell’ufficiale acerrano; De Falco, originario e residente ad Acerra, era rimasto coinvolto in un incidente stradale lo scorso 26 giugno sull’autostrada A18 nei pressi di Giarre (CT). Alla cerimonia funebre ha presenziato il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata, Claudio Graziano, che ha così voluto testimoniare la vicinanza alla famiglia e condividere il dolore familiare con quello di tutte le forze armate che tragicamente hanno perso un valoroso figlio. Il Generale Graziano, prima della cerimonia funebre, ha incontrato la madre Carmela Pirolo, il padre Raffaele e la sorella Vincenza e a loro ha rinnovato la sua personale solidarietà e quella di tutta la Forza Armata.
La comunità della città di Acerra si è stretta intorno alla famiglia di Antonio. Parenti, amici e colleghi d’Accademia e della brigata Aosta sono intervenuti numerosi per l’ultimo saluto al tenente promosso Capitano con decreto a partire dal 29 giugno. Presenti alla cerimonia, inoltre, numerose Autorità civili e militari tra le quali il Sindaco di Acerra Raffaele Lettieri.
All’ingresso della chiesa un picchetto armato del 62 Reggimento fanteria Sicilia, reparto, nel quale il Capitano De Falco prestava servizio dal 2011,ha reso gli onori militari al feretro. La cerimonia è stata officiata dal cappellano militare padre Roberto Di Giueppe e dal parroco don Luca Orlando Russo, durante l’omelia padre Di Giuseppe ha predicato: «Ci accomuna un grido di dolore ed il silenzio. Gesù ci dice nel vangelo di essere pronti, il nostro caro Antonio era pronto perché era sveglio, impiegato nel suo compito, nel suo dovere, era a servizio della Patria e dello Stato. Lo spirito di servizio, la dedizione di Antonio, rimarranno per sempre. Cristo è risorto e Antonio vive sempre con lui». Al termine della cerimonia funebre, la cugina Antonella, tra le lacrime, ha voluto rendere un ultimo omaggio ad Antonio esaltano la sua semplicità, l’umiltà, la voglia di vivere e di fare, l’educazione e la competenza: «Sei un piccolo grande uomo – ha detto – al primo posto della tua vita hai sempre messo il lavoro, dicevi sempre che la vita andava vissuta facendo quello che si desiderava. Hai inseguito il tuo sogno, che stava per concretizzarsi, hai combattuto per vivere perché volevi vivere. Ci mancheranno i tuoi occhi, i tuoi sorrisi, i tuoi abbracci e la tua dolcezza. Proteggici ancora come hai sempre fatto».
Il feretro, infine, è stato accompagnato al cimitero, mentre nel piazzale assolato della chiesa del Redentore risuonavano ancora le note del “silenzio”, suonato dalla tromba che rivolgeva l’ultimo saluto al Capitano Antonio De Falco. (redazione)
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