Niente posta e more da pagare, ancora disagi per i cittadini

ACERRA – Bollette scadute, more da pagare e cassette che restano ‘vuote’. Sono i tanti disagi che il ritardo nel recapito della posta sta provocando su tutto il territorio di Acerra. Tantissimi i cittadini che si recano quotidianamente presso il centro consegne di Poste Italiane ubicato a piazza Falcone e Borsellino, adiacente all’ufficio postale centrale ‘Acerra’, per manifestare il proprio dissenso per una situazione divenuta oramai insostenibile.

Uomini e donne ‘costretti’ a cercarsi di persona la propria corrispondenza, la propria lettera, la propria bolletta. I disagi sono enormi: in un condominio della zona Ferrovia addirittura si è arrivati al distacco dell’elettricità. Ma c’è anche chi lamenta che le bollette dell’acqua o della stessa luce, per esempio, arrivano maggiorate perché quella del bimestre precedente non è mai stata recapitata. Lo smistamento della Posta sul territorio di Acerra ha un suo ufficio che dipende dal centro di Pomigliano d’Arco. A causare il disservizio la scarsità di personale in servizio. Per quanto concerne il riordino di strade e numeri civici, dal Comune di Acerra fanno sapere di stare riorganizzando tutta la toponomastica e di averlo già comunicato alle stesse Poste Italiane. “Così ogni acerrano conoscerà l’esatta ubicazione della propria abitazione in maniera da riorganizzare i dati” spiegano da viale della Democrazia.

Resta il fatto, tuttavia, che i ritardi o addirittura in qualche caso la mancata distribuzione della posta provocano grandissimi disagi anche di natura economica che non fanno altro che aggravare una situazione caratterizzata già da una negativa congiuntura economica. Tasse – anche quelle degli ordini professionali – comunicazioni urgenti, lettere, abbonamenti: caos assoluto e disservizio continuo. Dal centro città alle periferie, particolarmente colpite dal fenomeno, è tutto un susseguirsi di lamentele e proteste contro quello che appare un ‘muro di gomma’. C’è chi si attrezza con il pagamento online delle bollette, ma in una realtà locale che per la stragrande maggioranza non è avvezza alla tecnologia, c’è chi – giustamente – resta ancorato alla posta tradizionale. In fila al centro di smistamento corrispondenza nei pressi dell’ex Pretura, però, c’è anche chi a denti stretti spiega che “le bollette non arrivano, ma due multe in altrettante settimane sì”. Questa, però, è già tutta un’altra storia.

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