Rapinatore solitario in azione nel supermercato: in fuga con l’incasso

ACERRA – Rapinatore solitario in azione nel supermercato all’orario di chiusura: in fuga con l’incasso. E’ quanto successo l’altro giorno in pieno centro ad Acerra, all’interno dell’esercizio commerciale ‘Ciro Amodio’. Paura per i pochi clienti in fila e per le cassiere. Bottino qualche centinaio d’euro.

I fatti: sono da poco trascorse le otto del sabato sera e per i titolari ed i dipendenti del supermercato ‘Amodio’ di via San Francesco d’Assisi, zona centrale della città, si accingono ad ultimare le spese degli ultimi clienti ed a cominciare a chiudere i registri sia quotidiani che settimanale. La fila al casse conta giusto tre persone, che in pochi minuti cederanno il passo alle saracinesche abbassate. Ad un certo punto, però, il panico e la paura entrano impetuosi ed inaspettati all’interno del negozio. Un giovane, con chiaro accento locale, ha appena messo sul cavalletto un motorino sul marciapiede. Ha il volto coperto con uno scalda collo e fa irruzione nel market: impugna un coltello e si dirige subito verso le casse. Chiarissimo, il suo intento, è lì a caccia di denaro facile per la più classica delle rapine: punta la lama contro l’impiegata di turno e si fa consegnare i soldi, prendendosi qualche centinaio di euro. Poi scappa subito in sella al suo motorino confondendosi nel traffico del sabato sera. Ai titolari dell’esercizio non resta altro da fare che presentarsi in caserma e denunciare i fatti ai carabinieri, che indagano sull’ennesimo raid avvenuto contro un negozio di Acerra.

Le forze dell’ordine, dunque, una volta raccolta la denuncia della vittima, seguirebbero la pista del rapinatore seriale solitario: non è da escludere, infatti, che lo stesso giovane con chiaro accento napoletano sia lo stesso che di recente ha messo a segno altri raid con l’identica modalità d’azione. Un malvivente, cioè, che da un po’ di tempo a questa parte sta seminando il terrore tra i negozianti locali. Rapine fulminee, tutte eseguite con la medesima ‘tecnica’: sicurezza nell’azione, sciarpa scura per mascherare la faccia così da renderla difficilmente identificabile dalle telecamere, coltello puntato alla gola di chi è seduto alla cassa e via di corsa in motorino col contante depredato. Intensificati i controlli ed istituiti numerosi posti di blocco, ma del rapinatore, per il momento, nessuna traccia. In un contesto economico già di sé depresso, gli episodi predatori di microcriminalità contribuiscono non poco a penalizzare ulteriormente il commercio locale. Nei casi di rapina, tuttavia, così come in qualsiasi altra tipologia di reato, sarebbe quanto mai necessario che la popolazione aiutasse il lavoro del forze dell’ordine. Spesso, infatti, anche un semplice dettaglio, una targa, un segno, potrebbero risultare utilissimi ai fini investigativi. Per fronteggiare la criminalità, dunque, serve la collaborazione di tutti, cittadini compresi. Polizia, carabinieri e vigili urbani, in questo senso, si attendono un significativo passo in avanti.

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