Rubano in fabbrica, presi in quattro e condannati

ACERRA – Rubano in una fabbrica, in quattro arrestati, processati e condannati. Nei guai sono finiti Salvatore Coletta, 30enne di Afragola, Pasquale Crimaldi, 28enne di Acerra, Arcangelo Santoro, 43enne di Acerra e Oreste Giordano, 27enne di Afragola. La banda era stata sorpresa dai carabinieri in uno stabilimento di Caivano a trafugare materiale ferroso.

I fatti: erano da poco trascorse le 11 della mattina di martedì quando una pattuglia dei carabinieri della stazione di Acerra, diretti dal comandante Vincenzo Vacchiano, stava operando un servizio di prevenzione generale anticrimine. La perlustrazione capillare della zona, pertanto, portava l’auto delle forze dell’ordine a presidiare anche la periferia della città, spingendosi anche oltre i confini comunali. In territorio di Caivano, davanti alla Pro Im, una fonderia di rottami di alluminio posta sotto sequestro ubicata in via del Gaudiello, i militari dell’Arma notavano una scena che destava in loro più di un sospetto. Un’autovettura era parcheggiata nel piazzale antistante lo stabilimento ed aveva il vano bagagli aperto e due persone, nello specifico, erano intente a caricare del materiale all’interno della macchina.

I carabinieri, quindi, dopo aver richiesto l’ausilio dei colleghi e circondata la struttura, decidevano d’intervenire riuscendo a bloccare il quartetto di ladri. Oltre ai due che stavano fuori, un’altra coppia era dentro che stava ‘scartando’ il ferro da portare via. I danni alla struttura sono stati quantificati in 20mila euro circa. Sotto chiave anche l’attrezzatura da scasso usata per smontare motori e quanto necessario a ricavarne ferro, che sarebbe stato rivenduto poi al mercato ‘nero’. Ieri mattina, poi, il giudice del tribunale di Napoli Nord dott. Cioffi (pubblico ministero il viceprocuratore onorario Rossella De Luca) ha condannato i quattro imputati (difesi dall’avvocato Gaetano D’Orso) ad una pena di 6 mesi e a 400 euro di multa. Tutti sono stati rimessi in libertà. Non è la prima volta che la Pro Im di Caivano viene presa di mira dai ladri: lo scorso 16 aprile, infatti, una banda di sette persone venne sorpresa all’interno dello stabilimento a rubare lo stesso genere di materiale. Anche in quel caso fu determinante l’intervento dei carabinieri di Acerra che sventarono il furto dopo aver seguito un furgone intercettato proprio in via del Gaudiello.

La carenza di materie prime ed i rispettivi prezzi saliti alle stelle, hanno provocato, quindi, una nuova tipologia di ladri specializzati: quelli del rame, del ferro e ultimamente l’ottone, con quest’ultima vera e propria tendenza criminale fatta di ladri di maniglie, targhe professionali, maniglie e pomelli. Ad attirare i ‘soliti ignoti’, dunque, è il gran quantitativo di ferro e di rame contenuto nelle fabbriche sequestrate o dismesse: tutta roba che per quest’esercito di ‘disperati’ assume un valore notevole. Il materiale trafugato viene di volta in volta rivenduto a ‘grossisti’ che lo fondono o lo rimpiazzano a due volte tanto per un business che ha margini redditizi di buon livello.

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