ACERRA – “Abbiamo avvelenato il giardino che Dio ci ha affidato in custodia”. Lo afferma monsignor Antonio Di Donna, vescovo di Acerra, in occasione della Quaresima. Disobbedendo a Dio e credendo allo sviluppo senza limiti, continua il vescovo, “ci siamo costruiti i nostri idoli: potere del denaro, consumo, spreco, tendenza a vivere al di sopra delle nostre possibilità”.
Con il risultato che “tutto è andato in fumo e noi camminiamo sulle ceneri della bellezza del Creato e di una fraternità non realizzata”. Ma non tutto è perduto. “Credere nel Risorto – scrive il vescovo – significa vivere alla luce della verità secondo la quale davvero ‘tutto è possibile a Dio’”. La Risurrezione ci dice che “anche le situazioni date per impossibili possono cambiare”, evidenzia monsignor Di Donna. E anche la nostra comunità è chiamata a “leggere in quest’ottica di fede pasquale i segni di risurrezione che timidamente si affacciano in mezzo a noi”, in particolare “il lavoro della nostra Chiesa”, il cammino cioè di ascolto e conoscenza di questi primi mesi di permanenza ad Acerra, ma anche il risveglio delle coscienze sulla questione ambientale e la vocazione agricola della nostra terra, questione alla quale la Chiesa di Acerra dedicherà prossimamente “un’iniziativa per dare speranza alla città”, conclude il presule.
Un recente studio condiviso da SkyTG24 mostra come la spesa familiare per gli amici a…
Nel pomeriggio di ieri, la Polizia di Stato ha tratto in arresto un 29enne albanese,…
Salgono a 173 in Italia dall'inizio dell'anno i casi confermati di infezione da West Nile…
"Ha urlato frasi incomprensibili, ha sparato in aria, ed infine è scappato". Il sindaco di…
Un cittadino serbo, di 51 anni, è morto per le percosse subito durante una rissa…
CASAVATORE (guca) – “Confidiamo nella giustizia ed incrociamo le dita”: pensieri e parole di Vito…