- L’Acerrana dura un tempo, poi è sprofondo granata: l’Afragolese ne fa quattro
- Un ulivo per la pace, al Pitagora di Pozzuoli l’occupazione intelligente per Gaza
- Rivoluzione Acerrana, sette nuovi acquisti per la salvezza
- Acerra, consiglio comunale: l’opposizione perde tempo e spreca denaro pubblico
- Undici rapine in un mese, coppia arrestata
- Munari, premiati gli studenti meritevoli. Il sindaco: fiero di voi
- Spaccio in monopattino, 17enne arrestato
- Toro, altra scoppola: ne prende quattro a Nola
- Locali del Centro Sportivo intitolati a vittima Heysel, il sindaco d’Errico: Acerra città che condivide i valori di lealtà e rispetto del tifo e dello sport
- ‘Il coraggio della legalità’, scuola e istituzioni ricordano Ciro Colonna
Emiliano, figlio di Michele Liguori: ‘senza ok comitati non entro nell’Osservatorio’
ACERRA – ‘Non parteciperò alle sedute dell’osservatorio fino a quando le associazioni ambientaliste non decideranno se ritirare o meno le nostre nomine”: è quanto afferma Emiliano Cuono Liguori, figlio di Michele, il vigile urbano di Acerra, morto lo scorso 19 gennaio a causa di due tumori, divenuto simbolo della lotta alle ecomafie nella Terra dei fuochi.
Stamattina il giovane ha ricevuto la nomina da parte del sindaco Raffaele Lettieri nell’Osservatorio ambientale: nomina decretata su indicazione dei comitati ambientali, che avevano facoltà di scegliere tre componenti della nuova struttura di controllo ambientale sul territorio. Ma dei tre indicati dai comitati, Liguori, Carmela Auriemma ed Alessandro Cannavacciuolo, soltanto i primi due hanno ricevuto la nomina sindacale. Un’esclusione, quella di Cannavacciuolo, che il sindaco non ha voluto commentare, ma che ha creato malumori tra gli ambientalisti, che ora vogliono la nomina di tutti, altrimenti rinunceranno ai loro esponenti nell’osservatorio. “Non me la sento di partecipare se non ho la fiducia di chi mi ha indicato – spiega Emiliano – ad ottobre scorso i comitati mi avevano chiesto la disponibilità, ed io avevo accettato per continuare l’opera di papà, già gravemente malato. Fino a quando i comitati non decideranno se ritirare o meno i propri esponenti, non mi ritengo, quindi, parte dell’osservatorio”.










