- Blitz antibracconaggio in tutto il Napoletano, scattano i sequestri
- Rapine nella zona del cimitero di Acerra, tre ragazzini incastrati dalle telecamere del Comune
- Rapina da quasi 2mila euro al pub, i due indagati restano in carcere
- Licenziamenti alla Cosit di Acerra, insorge la Fiom
- Raid in paninoteca, coppia finisce a Poggioreale
- Ombrelloni da giardino: le ultime tendenze del design da esterno
- Encomio ai carabinieri della Legione Campania, riconoscimento anche ai militari di Acerra
- Opposizione assente in aula, l’affondo del Pd: comportamento ingiustificabile
- Niente cittadinanza onoraria alla Segre per assenza consiglieri, Acerra ‘condanna’ l’opposizione
- L’opposizione diserta il Consiglio, salta la cittadinanza onoraria a Liliana Segre
Omicidio Tortora: condannati i killer, sconto per il pentito

Sentenza di Appello per uno dei quattro filoni di questa vicenda.
ACERRA – Omicidio Tortora: condanna confermata per uno dei due killer, sconto di pena per il complice pentito. E’ quanto ha stabilito la Corte d’Assise d’Appello di Napoli nei confronti di Angelo Di Palma 37enne di Marano e Alessio Galdiero, 32enne di Qualiano (a destra nella foto): il primo rimedia 30 anni (difeso dall’avvocato Dario Carmine Procentese), l’altro, nel frattempo diventato collaboratore di giustizia, prende 12 anni. E’ difeso dall’avvocato Domenico Esposito. La coppia è accusata di aver ucciso Pasquale Tortora, alias ‘o stagnaro (a sinistra nella foto), il 20 maggio del 2020 in pieno centro ad Acerra.
Oltre a questo filone, sono quattro in totale i procedimenti in corso per questo omicidio Tortora. Due giudizi sono scaturiti dopo lo stralcio della posizione di Andrea Aloia dal dibattimento che si sta celebrando davanti alla Terza Sezione della Corte d’Assise di Napoli. ‘Abbreviato anomalo’, invece, per quattro ‘ex’ coimputati: il ras Bruno Avventurato, suo fratello Giancarlo (oggi collaboratore di giustizia), Cosimo ‘Mino’ Nicolì, pure lui pentito, e Ferdinando Rago. Un altro filone, infine, vede altri tre uomini indagati come fiancheggiatori e colpiti di recente da un’ordinanza cautelare: si tratta di Gennaro Pacilio, 56enne di Acerra, Antonio Annunziata, 37enne di Miano e Vincenzo Bastelli, 35enne di sangiovanniello.
Stando al racconto di Galdiero, Pasquale ‘o stagnaro “fu ammazzato per vendetta ad un precedente omicidio”. Una ritorsione, dunque, “dovuta al fatto che c’erano stati dei contrasti su delle estorsioni che lui faceva ‘sottobanco’ malgrado avesse detto che non aveva degli interessi criminali su Acerra”.