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Scambio elettorale politico-mafioso, processo Carpino alle battute finali

L’ex sindaco di Marigliano è imputato insieme al boss di Pontecitra ‘o sciamarro.
MARIGLIANO – Scambio elettorale politico mafioso, alle battute finali il processo all’ex sindaco di Marigliano Antonio Carpino ed al boss di Pontecitra. E’ in dirittura d’arrivo, dunque, il lungo ed articolato dibattimento che vede l’avvocato Carpino, primo cittadino dal 2015 al 2020, ed il ras Luigi Esposito, detto ‘o sciamarr, sono imputati di scambio elettorale politico mafioso con l’aggravante di aver agevolato le attività del clan dei ‘mariglianesi’. Nella prossima udienza previsto l’esame proprio dell’ex primo cittadino (difeso dall’avvocato Francesco Picca) mentre a seguire ci saranno le richieste di integrazione probatoria. A maggio, invece, via alla requisitoria del pubblico ministero dell’Antimafia ed alle discussioni del collegio difensivo. Esposito è assistito dall’avvocato Bruno Spiezia.
I fatti oggetto di questo procedimento hanno origine dal blitz effettuato dai carabinieri a luglio del 2020 a Marigliano a conclusione di un’indagine coordinata dalla Dda napoletana che si è fondata sulle dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia. Stando alle accuse Carpino, che già si era ricandidato alle elezioni di settembre 2020, avrebbe stretto un accordo con i gruppi criminali del rione Pontecitra per fare incetta di preferenze sia alle ‘primarie’ che alle amministrative del 2015, dove fu eletto battendo Filomena Iovine al ballottaggio.
L’esponente del Pd, tuttavia, ha sempre respinto con decisione le accuse chiarendo tutti gli aspetti di ogni singola contestazione.