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Accoltellato durante la spedizione punitiva, chiesti 16 anni per ‘o tonno

E’ a processo in abbreviato. Il raid a settembre dell’anno scorso a piazza San Pietro.
ACERRA – Spedizione punitiva per un regolamento di conti, chiesta la condanna di Emanuele D’Agostino (nella foto). E’ quanto ha invocato il pm napoletano Giuseppe Visone nei confronti del 26enne di Acerra, detto ‘o tonn, accusato del tentato omicidio di Rosario Esposito Soriano: la Procura si è espressa per 16 anni di reclusione. L’uomo ha scelto l’abbreviato che si sta celebrando davanti al tribunale in composizione collegiale in quanto il giovane non fu destinatario di giudizio immediato. Rito alternativo – ma condizionato – che è stato richiesto anche da Emanuele Ricci, 28enne di Caivano e Vincenzo Della Valle, detto Masaniello, 31enne di Acerra. La decisione tra due settimane. Ha scelto il dibattimento, invece, Giancarlo Avventurato, pure lui acerrano.
Il quartetto è imputato per il raid avvenuto a settembre dell’anno scorso, quando Esposito Soriano venne ferito a coltellate a piazza San Pietro. Nella circostanza la vittima venne avvicinata dagli aggressori mentre camminava e dopo una prima colluttazione con uno del ‘branco’ sarebbe stato accerchiato e successivamente pestato a calci e pugni. Infine fu colpita con numerosi fendenti da arma da taglio alle braccia, al collo e al torace. Per questa vicenda è indagato anche un 17enne, che gli avrebbe rifilato un calcio.
Secondo gli inquirenti il presunto movente dell’azione delittuosa sarebbe da individuare nel contrasto insorto sul territorio di Acerra per la gestione di una piazza di spaccio di sostanze stupefacenti, anche se dall’ordinanza di custodia cautelare era emerso pure che a dare inizio alla lite potrebbe essere stato un motivo passionale legato ad una donna.