- “Una carica che mi onora ma dall’enorme responsabilità”
- “Sìamo Acerra è coerente col proprio percorso politico in sintonia col sindaco d’Errico”
- Omicidio Tortora, indagini chiuse sui presunti mandanti e fiancheggiatori
- “Noi liberi e pensanti: continuare nel progetto di buon governo della città”
- “Siamo stati eletti per amministrare la città e non per litigare con chi ha l’amaro in bocca”
- Esodo estivo, i consigli della Polstrada per un viaggio sicuro
- Violenza di genere, carabinieri in prima linea: da gennaio 22 arresti al mese
- In cento sfilano per l’ambiente tra le strade di Acerra
- Come comportarsi nelle Aree Naturali Protette, il decalogo della Forestale
- Furti in casa, la polizia lancia la campagna per un’estate sicura
Consegnato un pacco ‘stupefacente’: due donne arrestate, sequestrati 3 chili di erba

In attesa dell’udienza di convalida, una 39enne di Acerra trasferita ai domiciliari mentre una 27enne napoletana va in carcere.
ACERRA – Un pacco stupefacente, arrestate due donne. È quanto emerso dall’operazione effettuata dalla guardia di finanza di Frattamaggiore che ha portato al sequestro di tre chili di droga. In carcere a Pozzuoli finisce Emanuela Longobardi, 27enne napoletana di piazza Carlo Terzo mentre Maria Carmina Diodato, 39enne di Acerra va ai domiciliari.
Le fiamme gialle hanno intercettato un plico all’interno di un centro di smistamento di Casoria el’odore che proveniva non lasciava spazio a dubbi: marijuana. Il destinatario era una fantomatica sartoria di Acerra, ma contattando il numero di telefono arrivava la donna di Acerra la quale – dopo aver firmato il ritiro con un altro nome – forniva la sua spiegazione. Nello specifico chiariva che il destinatario era in realtà una ragazza di nome Emanuela che avrebbe conosciuto in carcere a Secondigliano nel corso dei colloqui con i rispettivi familiari. La 27enne le avrebbe chiesto la cortesia di far arrivare al suo indirizzo quel plico perché da lei i precedenti ordini e la posta ordinaria non venivano più recapitati. Pertanto la 39enne provvedeva a contattarla per consegnarle il pacco: consegna che veniva materialmente effettuata dai finanzieri vestiti da spedizionieri che contestualmente arrestavano le due signore per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Accusa dalla quale dovranno difendersi entrambe nel corso dell’udienza di convalida assistite dai propri legali di fiducia, con la 39enne difesa dall’avvocato Rosa Montesarchio.
Nel corso della perquisizione sequestrati anche 10 grammi di hashish rinveniti nell’abitazione della donna di Acerra oltre ai due cellulari ed alla distinta di spedizione.