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Omicidio Tortora, cadono le accuse per un 23enne: scarcerato

Il Riesame accoglie l’istanza dei suoi difensori e annulla l’ordinanza.
ACERRA – Omicidio Tortora, cadono le accuse per un altro imputato: scarcerato Andrea Aloia. È quanto ha stabilito il tribunale del Riesame nei confronti del 23enne di Acerra indagato per aver partecipato alla fase preparatoria ed organizzativa del delitto avvenuto a maggio del 2020. Accolte in pieno le argomentazioni giuridiche contenute nell’istanza presentata dai suoi legali di fiducia, gli avvocati Antonio Zobel e Raffaele Chiummariello. Aloia lascia la cella di Secondigliano e torna in libertà: annullata, infatti, l’ordinanza di custodia cautelare in carcere che lo aveva colpito il mese scorso insieme ad altre cinque persone.
Secondo la Dda napoletana il giovane avrebbe avuto un ruolo fiduciario dei fratelli Avventurato – ritenuti i mandanti dell’agguato in cui morì Pasquale Tortora, alias ‘o stagnaro – recandosi bella base logistica del corso della Resistenza nei momenti antecedenti l’omicidio. La difesa ha fatto emergere innanzitutto l’estraneità del 23enne alle intercettazioni, oltre alle imprecisioni, là contraddizioni e la confusione delle dichiarazioni rese dal collaboratore di giustizia Alessio Galdiero, condannato insieme ad Angelo Di Palma perche ritenuti gli esecutori materiali.
Il racconto del pentito in ordine al coinvolgimento de giovane nelle fasi preparatorie del delitto con una partecipazione silente alla prima riunione, portavoce del placet di Bruno Avventurato ed infine accompagnatore di Giancarlo Avventurato in occasione della visita al pecoraio di Casalnuovo per la consegna delle armi risulterebbe sfornito del ben che minimo riscontro individualizzante.