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Dopo due anni di assenza Acerra ritrova la ‘sua’ Processione

Si rinnova la tradizione del Venerdì Santo dopo lo stop dovuto alla pandemia. Lettieri: indossiamo le mascherine.
ACERRA – Dopo due anni di assenza, causa Covid, torna uno degli eventi più attesi, molto importante per la storia della nostra Città e per la spiritualità della comunità: la Via Crucis organizzata dalla parrocchia Maria Ss del Suffragio. Domani, venerdì 15 aprile, torna a rinnovarsi la tradizione con uno degli eventi più attesi e di più alto richiamo per gli acerrani e per tutti i fedeli che arrivano in città non solo dai comuni limitrofi, ma pure da fuori regione.
Una Processione che si ripete ormai da oltre un secolo: la prima uscita dovrebbe risalire, infatti, con una certa probabilità, alla fine del 1800 ad opera della Confraternita del Suffragio, la cui Parrocchia continua nel tempo con l’organizzazione e l’allestimento impegnando centinaia di figuranti. In costumi tipici dell’epoca rappresentano la Passione e la Morte di Cristo, in un intreccio di storia, tradizione popolare, religione, folklore e cultura. A suonare l’inno, il Civico Complesso Bandistico ‘G. Pinna’ diretto dal Maestro Modestino De Chiara che accompagna un coro di voci bianche.
“Quest’anno potremo partecipare personalmente alle celebrazioni che costituiscono, per la nostra comunità, il rinnovarsi della fede e dell’intima partecipazione alla passione di Cristo. La tradizione processione del Venerdì Santo è un momento particolarmente sentito per la nostra Comunità e il fatto che si possa finalmente tornare al culto partecipato e in presenza è motivo di soddisfazione per tutti – sottolinea il Sindaco di Acerra Raffaele Lettieri –. La città di Acerra torna ad essere protagonista di un evento particolarmente sentito ed atteso da tutta la nostra comunità in un periodo in cui le misure restrittive sono state allentate ma comunque non bisogna abbassare la guardia. Nell’augurare una Santa Pasqua a tutta la città, a tutte le famiglie, rinnovo il mio personale auspicio – continua il primo cittadino – che la Passione di Cristo rappresenti un messaggio di speranza e di pace che possa condurre alla risoluzione di tutti i conflitti in atto. C’è assoluto bisogno, soprattutto in questo periodo, di trasmettere messaggi di speranza, di amore e fratellanza”.