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Schianto fatale tra Acerra e Caivano, muore una ragazza di 20 anni
Arrestato il fratello, che per l’accusa avrebbe speronato col suo maxiscooter il motorino della sorella. Ferita la compagna della vittima.
ACERRA/CAIVANO – Si schiantano in curva: muore una ventenne, ferita la compagna. E’ la tragedia avvenuta l’altra notte sulla strada provinciale Cancello-Caivano, nel tratto che ricade in territorio di Acerra ed oggi rinominato via degli Etruschi. A perdere la vita Maria Paola Gaglione (nella foto), di Caivano, mentre è ricoverata in clinica C. M., 22enne pure lei caivanese. All’interno della drammatica vicenda di cronaca, però c’è un ulteriore ed inquietante tassello: a provocare l’incidente, secondo l’accusa, sarebbe stato il fratello della vittima, Michele Gaglione, di 30 anni, che è stato arrestato dai carabinieri. L’incidente è avvenuto intorno alle 2 della notte tra giovedì e venerdì: le due ragazze erano in sella a un Honda Sh provenienti da Caivano e dirette ad Acerra, nella casa che da qualche tempo dividevano.
Dietro di loro c’è un altro maxiscooter, un Honda Adv guidato da Michele, fratello maggiore di Maria Paola. Secondo l’accusa, che lo ha portato in carcere, l’uomo avrebbe addirittura speronato il motorino dell sorella. L’Sh nero, dunque, superata la seconda rotonda che segna la fine del territorio di Caivano e l’ingresso ad Acerra, anzichè curvare per proseguire la sua corsa va dritto: le giovani cadono rovinosamente e ad avere la peggio è Maria Paola, che finisce violentemente contro una pompa sommersa. L’impatto è tremendo, la 20enne muore sul colpo.
L’amica, invece, viene portata al pronto soccorso di Villa dei Fiori di Acerra: ha una brutta frattura al braccio con diverse contusioni ed escoriazioni alla spalla, ma se la cava. Ieri mattina è stata anche operata, le sue condizioni sono serie ma non corre pericolo di vita. Sul posto intervengono i carabinieri della stazione di Acerra, diretti dl comandante Giovani Caccavale, i quali compiono i rilievi del caso che daranno poi un’esatta dinamica all’incidente. In clinica viene ascoltata anche la ragazza ferita e così scatta l’indagine coordinata dalla Procura di Nola, che nel primo pomeriggio porta all’arresto del 30enne con l’accusa di morte come conseguenza di altro reato e violenza privata. Dopo le formalità di rito è stato trasferito in carcere a Poggioreale in attesa dell’udienza di convalida nella quale – assistito dal suo legale di fiducia – proverà a fornire la sua versione dei fatti contestati. Sentito in caserma, avrebbe spiegato di aver seguito lo scooter della sorella, ma a distanza di sicurezza.