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Accusato di aver sparato contro la casa dell’ex, 31enne arrestato
Il giovane è accusato di armi e stalking. Nel corso dell’interrogatorio di garanzia si difende dalla contestazione di atti persecutori: “Io la amo”.
ACERRA – Per non rassegnarsi alla fine della sua relazione avrebbe sparato contro l’abitazione dei parenti della ragazza, 31enne arrestato. E’ quanto ha stabilito il gip del tribunale di Nola Martino Aurigemma nei confronti di Vincenzo Papa, alias malandrino, di Acerra. Il giovane è stato colpito ieri mattina da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice su richiesta della Procura bruniana (pm Martina Salvati) che ha concordato con le risultanze investigative degli agenti della Squadra Giudiziaria del commissariato di Acerra, diretto dal vicequestore Stefano Iuorio. E’ accusato di porto e detenzione di arma da fuoco comune, minacce e stalking.
I fatti oggetto di questo procedimento risalgono ad inizio mese, quando davanti l’abitazione dei familiari della fidanzata al corso Vittorio Emanuele furono rinvenuti tre bossoli calibro 7,62 esplosi da un fucile. Secondo la ricostruzione della polizia la sera del 2 luglio scorso, infatti, il 31enne – a bordo di un’utilitaria Fiat – giunse due volte nei pressi nel portone dove la sua ragazza abita. Una prima volta impugnò l’arma ed insultò pesantemente i suoi parenti; successivamente, accompagnato da un’altra persona, scese dall’abitacolo ed incrociò il suocero del fratello della fidanzata. L’uomo era al volante della macchina in uso al genero, vero obiettivo del raid in quanto ritenuto un ostacolo alla sua relazione con la sorella. Di qui i primi due spari in aria, al quale ne seguì un terzo mentre lasciava la zona. In quella tormentata notte il 31enne scatenò tutta la sua rabbia nei confronti della famiglia della sua ‘amata’, la quale aveva deciso di interrompere la loro relazione perché oramai irritata dall’atteggiamento persecutorio del giovane che dava la colpa della rottura del rapporto principalmente alla mamma ed al fratello. In quella stessa serata, però, Vincenzo andò pure sotto l’abitazione delle sorelle della fidanzata, nel quartiere Gescal, per insultarle e minacciarle. Un scena che si era ripetuta poi davanti la casa del rione ‘a for a porta dove offese pesantemente le donne.
L’attività dei poliziotti di Acerra si è fondata sull’analisi delle immagini della videosorveglianza e sulle testimonianze dei familiari della ragazza, dimagrita cinque chili in dieci giorni per l’esasperazione di un rapporto che quel fidanzato ‘possessivo’ non voleva assolutamente interrompere. Vincenzo è il fratello di Antonio Papa, il 26enne ammazzato a coltellate dopo una lite nel 2013 mentre assisteva ad un saggio di danza nello stadio comunale di Acerra. Il 31enne, inoltre, è il nipote di Ciro De Falco, alias ‘ciomm, il ras della mala locale ucciso ad Acerra ad ottobre del 2006. Nel corso dell’interrogatorio di garanzia si è avvalso della facoltà di non rispondere: difeso dall’avvocato Elisabetta Montano ha solamente effettuato una dichiarazione spontanea in cui ha respinto l’accusa di stalking sottolineando di “amare” la ragazza criticando il comportamento della suocera, che avrebbe ostacolato da sempre il rapporto. La difesa richiederà anche una modifica della misura cautelare.