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“Io minacciato dalla camorra e nessuna opposizione ha mai detto una parola”
Lo ha sottolineato il presidente del consiglio comunale di Acerra Andrea Piatto nel corso dell’ultima Assise monotematica sulla criminalità organizzata.
ACERRA – “Da consigliere comunale sono stato minacciato dalla criminalità organizzata e non mi sembra che chi oggi vuole giocare all’anticamorra abbia speso una sola parola per questa vicenda”. E’ quanto ha sottolineato in aula nel corso dell’Assise convocata sul tema emergenza criminalità il presidente del consiglio Andrea Piatto (nella foto). Un episodio avvenuto in piena campagna elettorale nel 2017 e per il quale Piatto è parte lesa nel processo in corso. “Nessuno ha mai detto una parola, né allora, né oggi” il commento dell’autorevole esponente dell’amministrazione Lettieri.
Il presidente, inoltre, ha pure precisato il perché della mancata partecipazione al Consiglio del Vescovo di Acerra, che nell’omelia di San Cuono aveva auspicato un confronto sulla questione camorra dopo la querelle della precedente seduta tra lo stesso Piatto e l’esponente Cinquestelle Carmela Auriemma. “Nella riunione dei capigruppo, tra l’altro, nessun consigliere mi ha chiesto di invitare monsignor Di Donna e comunque in un consiglio comunale aperto avremmo dovuto invitare tutte le autorità, come carabinieri e polizia per esempio, impegnate come il Vescovo nella lotta alla camorra sul territorio”. Per una questione di distanziamento, ovviamente, non sarebbe stato possibile. In Assise era passata la relazione del sindaco, con l’opposizione – tranne il consigliere Vincenzo De Maria – che era uscita dall’aula. Opposizione che aveva presentato un documento via Pec in chiusura di seduta: agli atti, in pratica, era risultata presente solo la relazione del sindaco Raffaele Lettieri votata all’unanimità dei presenti. Eppure valutazioni positive alla relazione erano giunte anche dai banchi della stessa minoranza che però al momento della votazione aveva abbandonato l’aula. Per il capogruppo del Pd Paola Montesarchio sarebbe stato auspicabile “sottoscrivere e condividere un documento unico più che votare la relazione del sindaco”.
I contributi di associazioni, scuole e partiti, invece, saranno discussi nelle apposite commissioni: sono arrivate, nello specifico, le proposte della Rete Interistituzionale contro il bullismo, Volontari Civici, Cgil, Fratelli d’Italia-Gioventù Nazionale, Democratici X Acerra, IV Circolo Didattico, Liceo de’ Liguori, Youth, Sinistra Italiana, Associazione Commercianti e Istituto Don Milani-Capasso.