Acerra tra incendi, irresponsabili e odio social. Ma aumenta la fiducia nelle istituzioni comunali

By on 21 marzo 2020

Intanto in città arriva l’Esercito, che aiuterà polizia, carabinieri e vigili urbani a controllare che nessuno stia in giro inutilmente.

ACERRA – Acerra stretta tra irresponsabili, piromani e social hater. E in città arriva l’Esercito. Sono giorni difficili e intensi anche per la comunità acerrana che riscontrato il primo caso positivo – per fortuna si è trattato di una persona di coscienza, seria ed affidabile – si ritrova a dover fronteggiare oltre a quella Coronavirus anche un’altra emergenza, legata ad ignoranza e inciviltà-illegalità diffusa. L’ignoranza di chi da due giorni insulta ed offende il 25enne infermiere – e la sua famiglia – colpevole soltanto di aver fatto il suo dovere con criterio e lealtà, al netto di un comportamento almeno discutibile delle autorità sanitarie. “Abbiamo avuto in poche ore, pur comprendendo ogni potenziale preoccupazione, la prova plastica di come si condanni senza conoscere – le parole del presidente del consiglio comunale Andrea Piatto –  non c’è battaglia che non si vinca insieme. Nessuno vince mai da solo. E noi dobbiamo unire, non dividere. Bene ha fatto il sindaco a dire come stanno le cose. Ha corso il rischio, su cattivi esempi, che qualcuno suonasse il suo citofono. Restiamo a casa e riducete i vostri collegamenti ai social. È diventato un virus anche la dipendenza dal cellulare”.

Poi ci sono gli stupidi che continuano a non comprendere che per evitare il contagio occorre in primis restare a casa ed uscire soltanto per comprovate necessità. Il che vuol dire non uscire tutti i giorni: sigarette, alimenti, benzina e ricariche telefoniche si possono ‘riunire’ in una volta sola. Altrimenti ogni sacrificio diventa veramente vano. Eppure le istituzioni ce la stanno mettendo tutta, a partire dal sindaco Raffaele Lettieri, che si conferma un punto di riferimento per tutta la comunità. In questo momento rappresenta la migliore garanzia per gestire l’emergenza di una città di 60mila abitanti, tra le più importanti della provincia di Napoli. Alcune delle sue decisioni sono state prese ad esempio da altri comuni. Scelte autorevoli e difficili, che lo portano ad un alto indice di gradimento. Chi non gradisce, invece, è chi continua a non comprendere il messaggio di stare a casa e a voler stupidamente sfidare lo Stato. Oggi la Polizia Locale ha denunciato un’altra decina di persone. Ai vigili urbani, un tempo spesso bistrattati, dovrebbe andare il plauso di tutta Acerra, per il notevole sforzo – e rischio personale – in termini di tutela della cittadinanza.

Un lavoro importante, che affianca quello da sempre lodevole dell’Arma dei carabinieri, con i militari della locale stazione impegnati a contrastare anche chi cerca di speculare indegnamente una situazione drammatica o a dare la caccia a chi attenta al territorio con gli incendi, un comportamento ancora più criminale in questo particolare momento. Per fortuna che l’impegno straordinario della Protezione Civile ha evitato il peggio in tre roghi in due giorni. “Fermeremo la mano criminale che è mossa da interessi malati e malvagi, ormai noti a tutti” il monito del sindaco. La comunità, dunque, dovrebbe stringersi in un periodo storico in cui non ci si può nemmeno recare a salutare i propri defunti, o ancora peggio, non accompagnarli nell’ultimo viaggio. “So che è un dolore non poter andare al cimitero – sottolinea il sindaco Lettieri – mentre altri che potrebbero stare a casa non ci stanno. Abbiamo deciso di accendere tutte le lampade votive, la luce perpetua, nel nostro cimitero, e di sospenderne il pagamento, così ci sarà una luce per i nostri defunti. Ho anche acceso a nome di tutta la comunità un cero pasquale”.

Centro Servizi Acerra