- Inclusione e diritto alla socialità, ecco il progetto ‘SuperAbile’
- Sostenibilità ambientale, ritornano le domeniche a piedi
- La Cassazione annulla la confisca ai fratelli Pellini: 220 milioni di euro di beni restituiti agli imprenditori
- La centralità di Acerra nella politica ambientale regionale
- Ambiente e appello per la pace, ecco le decisioni del consiglio comunale
- Coniugi morti dopo il terribile schianto in auto, ‘stangata’ per un 40enne
- Si rovescia addosso acqua bollente, grave bimba di 3 anni
- Tifosi dell’Acerrana aggrediti a Nola al termine della partita
- Svolta sull’ambiente, De Luca annulla l’operazione ‘quarta linea’
- Omicidio Tortora, condannati i fiancheggiatori
Acerra, furto al centro scommesse a due passi dal commissariato
Ladri in fuga con gratta e vinci e monetine. Potrebbe trattarsi della stessa banda che ha depredato ne giorni scorsi altre agenzie del centro città.
ACERRA – Furto notturno a due passi dal commissariato. E’ quanto avvenuto tra mercoledì e giovedì – poco dopo le 4 – sul centralissimo corso Vittorio Emanuele ad Acerra.
Nel mirino di un gruppo di banditi un punto scommesse: ad entrare in azione almeno tre persone che a volto coperto hanno forzato la serranda d’ingresso del negozio con l’ausilio di attrezzatura da scasso. Il raid è durato pochissimo, con i ladri che hanno portato va 500 euro di Gratta e Vinci e 300 euro in contanti tra banconote e monete contenute nella cassa e nella macchinetta cambia soldi. Successivamente la fuga a bordo di una berlina con un complice ad attenderli all’esterno. Su questo episodio indagano gli agenti del locale commissariato di polizia, diretti dal vicequestore Antonio Galante.
Non è la prima volta che nella zona si verificano episodi del genere: l’altra settimana, infatti, il ragazzo di una paninoteca era stato aggredito, malmenato e derubato. In precedenza si era registrato pure un duplice colpo a via Volturno: bersaglio di due diverse ‘batterie’ di malviventi prima un punto scommesse e poche ore dopo il vicino bar, dove un cliente era pure stato colpito in testa dal calcio della pistola.