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Manovra sui giochi tra critiche, variazioni e statistiche
Dati contrastanti sull’eventuale patologia, con l’agenzia giornalistica sul mercato del gioco smentisce l’istituto superiore della sanità.
Con il nuovo governo, da ormai un po’ di tempo, sotto l’occhio del ciclone ci sono finiti i giochi d’azzardo. La maggior parte delle proposte sono state avallate con il proposito di limitare o prevenire il ricorso patologico al gioco. Il problema è che molti dei provvedimenti protagonisti della manovra hanno fatto discutere non poco. A far vacillare le buone intenzioni del Governo ci sono state due fazioni opposte: da un lato quelli che lavorano nel settore dei giochi, che temono per le limitazioni orarie e non solo imposte; dall’altro quelli che contestano la proroga sulla dismissione delle slot di vecchia generazione, che ormai è rinviata al 2020.
Cerchiamo di capire, a latere di queste posizioni, cosa emerge dalle statistiche che riguardano il settore. Dalla ricerca condotta dall’Istituto Superiore di Sanità, lo scorso ottobre, emerge che i soggetti affetti da ludopatia nel nostro Paese siano 1,5 milioni. Di tutt’altro avviso sarebbe invece Agimeg, che mostra delle percentuali più incoraggianti. Ogni italiano, cioè, investirebbe nel gioco d’azzardo solo l’1,86% del suo reddito. Ci sarebbe anche una variazione da regione a regione: in testa la Campania con il 3,3% e subito dopo Calabria, Puglia e così via, per giungere all’ultimissimo posto con il Trentino Alto Adige.
Va aggiunto che, con l’abbassamento del Payout, lo Stato italiano riscuoterebbe più soldi di prima dall’attività ludica e ciò andrebbe a sfavore dei giocatori. A prescindere da quali statistiche siano più veritiere e da quali altri modifiche interesseranno tali provvedimenti, ci si augura che al primo posto ci sia sempre e comunque la tutela della salute pubblica. Un dato di fatto incontrovertibile è che negli ultimi anni il gioco d’azzardo ha preso piede soprattutto online. Secondo le statistiche forniteci da Betnero.it, la città dove si gioca di più è Roma con il 18,68% del totale, seguita a ruota da Milano con il 14,16%, mentre, come ci attendevamo, i giochi preferiti sono le slot machine. Parte del merito si deve ad una corretta regolamentazione dei portali gestiti dal Monopoli di Stato, che permettono agli appassionati di trovare slot machine autorizzate e di pagare l’esperienza di gioco in sicurezza.