Diciassette rapine in un mese, arrestata una baby gang

By on 17 gennaio 2018

I colpi messi a segno nelle stazioni della Circumvesuviana, le piazze e le ville comunali di Pomigliano, Casalnuovo, Brusciano, Volla e Casoria. 

Diciassette rapine in un mese, in trappola una baby gang. E’ quanto risulta dopo la brillante operazione messa a segno ieri mattina dai carabinieri della Compagnia di Castello di Cisterna, diretti dal capitano Tommaso Angelone. I militari hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di sette ragazzi (di cui quattro minori e tre maggiorenni) accusati, a vario titolo, di aver commesso numerosi colpi in strada alla fine del 2017. In carcere finiscono Giuseppe Bove, 18enne di Arpino di Casoria, Vinceno Rosano, 21enne napoletano di San Pietro a Patierno e Vincenzo Panaro, 18enne di Casoria e Alessandro C., oggi maggiorenne ma non all’epoca dei fatti contestati.

I minori, invece, sono stato trasferiti presso il centro di prima accoglienza dei Colli Aminei: hanno tutti tra i 16 ed i 17 anni provengono anche loro dalle palazzine popolari di Casoria e San Pietro. L’indagine, coordinata dalle Procura di Nola – guidata dal Procuratore Capo Anna Maria Lucchetta –  e da quella presso il tribunale per i minorenni di Napoli, ha consentito di risalire ai presunti autori dei raid avvenuti tra ottobre e novembre dell’anno scorso tra le stazioni della Circumvesuviana, le piazze e le ville comunali di Pomigliano d’Arco, Casalnuovo, Brusciano, Volla e Casoria. Nel mese e mezzo di indagine i carabinieri di Castello di Cisterna, anche attraverso le denunce delle vittime – in totale trentadue – hanno potuto ricostruire il modus operandi della banda: i sette, infatti, non agivano mai tutti assieme ma si alternavano. Così dopo aver individuato il malcapitato di turno (per lo più coetanei), gli si avvicinavano nei punti di maggiore aggregazione ed eseguivano il colpo con il volto coperto da cappelli o dai cappucci delle felpe ed armati di una pistola finta. Subito dopo la fuga in sella a due diversi motorini. Soldi e smartphone di valore il bottino racimolato nei due mesi di condotta criminosa: i telefonini, poi, venivano rivenduti a Napoli attraverso un canale sul quale è ancora in corso un’attività investigativa dell’Arma.

Particolare anche il contesto sociale di provenienza degli indagati: tutti residenti nei quartieri di edilizia residenziale pubblica in quel lembo di terra che segna il confine tra la periferia napoletana di San Pietro a Patierno e quella di Casoria, con il complesso di case popolari della frazione Arpino, ribattezzato ‘Bronx’. Nell’ambito di questa indagine il 21enne ed uno dei minori – un 17enne – erano già stati arrestati lo scorso 25 novembre a Casalnuovo: avevano aggredito un 18enne del posto a va dei Gerani, nei pressi della stazione Talona della Circum, portandogli via il cellulare ed i pochi soldi che aveva addosso. Individuati dai militari mentre si allontanavano dalla zona in sella a uno dei due scooter incriminati, venivano bloccati in contrada Marcomanna – territorio di Pomigliano d’Arco – dopo un pericoloso inseguimento. La vittima era stata anche ferita e pertanto accompagnata al pronto soccorso della clinica Villa dei Fiori di Acerra.

Centro Servizi Acerra