- Omicidio Tortora, Nicoli si chiama fuori e ‘inguaia’ gli Avventurato
- Minacce ad un automobilista con la pistola, 25enne condannato
- Rotary Campania, da oggi il professore Castagnaro al vertice
- Spari nella notte, far west al rione Madonnella
- Assicurazioni: a Dubai nasce iSwiss Insurance
- “Ringrazio tutti i cittadini di Acerra”, Tito d’Errico proclamato nuovo sindaco
- A2A, nuovo obiettivo raggiunto sulla sostenibilità: ecco la flotta di auto elettriche
- Gli rubano i soldi mentre li preleva al bancomat della Posta
- Dopo 10 anni Lettieri ‘cede’ la fascia: resta il sindaco più importante ed amato della storia di Acerra
- Tassista abusivo carica turista all’aeroporto: inseguito ed arrestato
Ritorna il consueto appuntamento con il “Lamparone Di Sant’Antonio”

Sabato 17 Gennaio ore 20:00 presso Piazzale Renella si svolgerà il “Lamparone Di Sant’Antonio”; come di consueto, l’iniziativa è stata organizzata dal Laboratorio Aprile.
Il questa occasione il fuoco si presenta nella sua doppia veste simbolica. Da un lato rappresenta la distruzione di tutto ciò che angoscia la comunità:fame,malattia,morte e dall’altra, come rigeneratore per eccellenza. Quello del lamparone, nella sua veste mitica, rappresenta dunque un simbolo quanto mai importante nella misura in cui unisce intorno a sé la comunità spianando i suoi dissidi e le sue divisioni e permettendole di ergersi ed affrontare gli ostacoli che le si parano davanti.
Una tradizione che col suo significato metaforico si rivela, oggi, più attuale che mai per Acerra, da vent’anni costretta a vivere sotto l’angosciante peso del biocidio. Ed è proprio da qui, dalla riscoperta delle tradizioni, identità e sostrato di un popolo, storia e radici, che potremmo cercare di ricostruire insieme un percorso che ci consenta di confrontarci, organizzarci, attivarci contro questa “moderna” angoscia, bruciando” nel lamparone oltre alla legna l’indifferenza,il qualunquismo, la rassegnazione e raccogliere e utilizzare le nostre ceneri ossia la nostra intelligenza,competenza,il nostro entusiasmo,la nostra voglia di fare,di resistere,di lottare uniti affinché possiamo riappropriarci dei nostri diritti,della nostra salute,delle nostre terre,della nostra vita.
Il fuoco al centro, la gente intorno. Al laboratorio Aprile non piacciono le divisioni, le chiusure, le guerre, l’astio, il presente asfissiante che ammassa, logora e distrugge. Guardiamo indietro per camminare avanti, ad una tradizione che sa di auspicio per un futuro che conosca l’impegno e la dedizione. Suonatori, ballerini, tammurriate, pizziche e tarantelle. Le musiche e le danze del nostro folclore per apprezzarle e tramandarle e se non sai ballare poco importa. Buttati e divertiti con noi!