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Consiglio comunale ‘fiume’, scuola ed ambiente i temi caldi

ACERRA – Il Consiglio comunale di Acerra ieri ha, prima di ogni altro argomento, votato (con 21 voti favorevoli ed un astenuto) la mozione della lista “Acerra è tua” per la salvaguarda del Corpo forestale dello Stato.
Successivamente si è passato all’esame della questione scuola e mensa scolastica, alla presenza di alcuni genitori, in particolare del Secondo circolo didattico di Acerra.
Non prima però di una dichiarazione forte del consigliere Mimmo Zito, vicino al dimissionario Assessore Tonino Marzullo, che ha dichiarato di uscire dal gruppo dell’Udc e passare nel gruppo misto. Clima teso nell’aula del Consiglio, anche quando l’Assessore alla pubblica istruzione, Vincenzo Falco, tornando sull’argomento del mancato avvio del servizio di refezione scolastica ha ribadito che i soldi appostati nel Bilancio comunale (1 milione e 800mila euro circa), sono ancora lì, non sono stati dirottati su altro. Continuando Falco ha ricordato ai genitori presenti che ci sono state 5 sentenze, di cui 3 del Consiglio di Stato che hanno bloccato la gara avviata nel mese di novembre 2012, in merito alla documentazione non regolare da parte di alcune società che hanno partecipato alla gara: «Il Consiglio di Stato ultimamente, proprio il 12 giugno scorso, ha chiesto al Tar di entrare in merito». A chiusura del suo intervento il titolare della delega alla scuola ha anche riaffermato: «I soldi non sono stati spesi in altro perché non è possibile dalla legge, e perché noi crediamo fermamente nell’offerta formativa a 40 ore. La scuola dell’infanzia rimane una priorità». Discussione accesa su un documento presentato dal Consigliere comunale del Pd Giovanni Colantuono che individuava soluzioni alternative per la vicenda, documento ritenuto poi non praticabile dal punto di vista tecnico perché, tra le altre cose, per legge non è possibile decurtare parte della somma stanziata per i tre anni della mensa, visto che risulta ancora pendente la diatriba giudiziaria, dinanzi al tribunale amministrativo, né frazionare la somma stanziata. Proposta che da una parte della maggioranza, in particolare il consigliere Andrea Piatto, è stata definita «un copione irricevibile, perché doveva essere portata in consiglio quando si è discusso dei debiti fuori bilancio e non adesso solo per fare un colpo di teatro, e perché prevede l’ipotesi di cottimo fiduciario che non può essere perseguita per servizio con un costo superiore ai 40mila euro».
E’ stato a questo punto che maggioranza e una parte dell’opposizione si sono riunite e d’intesa con il Sindaco e la Giunta comunale (pertanto anche con l’Assessore Falco) hanno prodotto un documento in cui si fa indirizzo “di
prelevare dal fondo di riserva del Bilancio comunale quanto occorrente per garantire il servizio di refezione scolastica per l’anno 2014, nel rispetto delle norme che regolano la materia, con trasferimento delle risorse economiche alle direzione didattiche concordando con i dirigenti delle istituzioni scolastiche le modalità”. Documento poi approvato dall’unanimità dei presenti, comprese le forze di centrodestra che non avevano voluto sottoscriverlo inizialmente, e che nonostante abbiano votato un documento che recita di essere “d’intesa con Giunta e Sindaco” hanno presentato lo stesso una mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore Falco. Mozione che sarà discussa nella prossima seduta.
Per quanto riguarda gli altri punti all’Ordine del Giorno, la questione ambientale è stata affrontata dinanzi ad un gruppo sparuto di ambientalisti, circa una decina, alcuni dei quali intervenuti anche durante la discussione.
Presentato un nuovo documento del Pd che non è stato possibile mettere ai voti e che è stato considerato proposta di Ordine del giorno. Botta e risposta tra l’assessore Angelico e i Consiglieri comunali di opposizione Vincenzo Piscitelli e Antonio Laudando, soprattutto in materia di censimento amianto e della messa in sicurezza dell’area Pip. Sulla discussione relativa ai temi ambientali il tenente colonnello Antonio Crimaldi, gravitante tra i partiti di Forza Italia e Ncd, ha dichiarato che «occorre chiudere il termovalorizzatore. Io me ne frego
di Caldoro, non ho interessi regionali e non ho personaggi da votare alle prossime regionali».
La seduta si è conclusa in tarda serata con la discussione sul Puc, dinanzi ad ancora meno persone, circa 5 tecnici acerrani. Anche in questo caso nuovo documento del Pd sul tema e nuovo scontro tra il consigliere Colantuono e Piatto, che ha ricordato la storia amministrativa del Puc fino alla contrarietà sullo stesso Piano urbanistico del Partito democratico. L’assessore all’Urbanistica Alessandro D’Iorio ha ribadito che l’Amministrazione comunale continua gli sforzi per la riadozione del Piano Urbanistico Comunale evitando,
tra l’altro, di dare attuazione agli articoli del Ptcp che prevedono l’insediamento di aziende per il trattamento dei rifiuti pericolosi ad Acerra: «Ci siamo riuniti con il progettista e abbiamo scritto che non riteniamo
percorribile questa visione del Piano provinciale che sarà esclusa assolutamente dal Puc». Insufficiente per l’opposizione la relazione di D’Iorio per il quale è in dirittura d’arrivo anche una mozione di sfiducia.