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Manufatto abusivo via Seminario, i proprietari presentano ricorso al Tar

ACERRA – Manufatto abusivo, i proprietari fanno ricorso al Tar. Con una nota inviata al Comune lo scorso 13 maggio, dunque, l’ente di viale della Democrazia ha preso coscienza della decisione di una coppia di difendere i propri interessi davanti al tribunale amministrativo regionale.
Nello specifico si chiede, pertanto, l’annullamento, previa sospensione, dell’ordinanza di acquisizione al patrimonio comunale dell’immobile ubicato ad Acerra in via Seminario (Contrada Lupara). Il Comune, tuttavia, ha provveduto a costituirsi in giudizio nominando un legale. La vicenda di questo immobile ha alle spalle una lunghissima e complessa vicenda procedurale che nasce nel 2008 quando il Comune attraverso un provvedimento dell’ufficio tecnico, acquisisce a patrimonio comunale l’immobile. L’atto giunge a seguito dell’ordinanza di abbattimento non evasa dai proprietari della struttura, partita ad aprile del 2006. La giunta comunale scelse di destinare quell’immobile ad un uso prevalente pubblico a fini sociali con particolare riferimento alle problematiche sociali-educative cancellando, di fatto, materialmente l’originaria destinazione di plesso scolastico per l’infanzia e/o primario. Quel provvedimento di giunta avrebbe dovuto ricevere il via libera dall’Assise in una seduta tormentata che vide il ritiro della firma da parte di alcuni consiglieri comunali.
Alla fine, tuttavia, l’aula votò per il prevalente fine sociale. Già ad ottobre del 2010, però, i proprietari si opposero a quell’atto preparando un primo ricorso al Tar, poi finito davanti al Consiglio di Stato. In questi quattro anni, poi, l’immobile incriminato ha subito un nuovo cambio di destinazione d’uso: da possibile scuola, infatti, sarebbe dovuto diventare una Casa Albergo per Anziani. Il condizionale è d’obbligo, in una querelle giudiziaria che vede un nuovo colpo di scena ed un nuovo capitolo fatto di carte bollate, ricorsi ed iter talvolta inspiegabili. Che partono addirittura nel 2006.